Tre maschi e il nord
-Lo sapete già il sesso di questo bambino? Ci fa il ginecologo.
-No, non siamo mai riusciti a capirlo nelle precedenti ecografie, rispondiamo in coro io e Fergus.
-Beh signori miei, è un maschio. Molto chiaramente è un maschio, aggiunge il dottore.
-Ah.
Mi sono vista subito catapultata in un futuro neanche troppo lontano, tra borsoni della palestra puzzolenti e piatti colmi di pastasciutta. Ed il primo pensiero che ho avuto, fulminante a dir poco, è stato: dobbiamo per forza costruire qualcosa prima che siano grandi. Mettere su una qualche attività degna a garantirgli un futuro quanto meno dignitoso, che sinceramente io proprio non ce la posso fare a trovarmeli in giro per casa all’età di 30/35 anni che studiano per prepararsi ad esami e dottorato.
Usciti dallo studio dello specialista, abbraccio Fergus, lo guardo negli occhi e gli dico:
-Inventiamoci qualcosa, ti prego. Non possiamo lasciarli tutti e tre in balìa del destino. Chissà poi come sarà il domani, e a tal proposito non sono granché fiduciosa, anzi. Una vita di studio, che comincia tardi, troppo tardi, non ci posso pensare.
-Hai ragione, mi risponde preoccupato.
Abbiamo trascorso quelle prime ore, quei primi giorni, con questo pensiero fisso. Tra la gioia e le variopinte perle di saggezza e considerazioni dei familiari, un altro maschio, wow, chissà come sarà, i maschietti somigliano alle madri, lo sapevo che era maschio l’ho sognato, lo sapevo che era maschio hai la pancia a punta, chissà se sarà un piccolo carotino, siete sicuri di aver visto un pisellino, ma la femmina quando ce la fate, io e Fergus abbiamo discusso molto sulle possibili strade da prendere.
-Dovremmo andare al nord, mi dice una sera.
-Al nord? E com’è il nord? Gli faccio io.
– Al nord nord, dove il bianco dei campi si confonde con quello del cielo, dove la qualità della vita è migliore, dove il welfare funziona sul serio. Mettiamo su un ristorantino italiano, una spaghetteria. Qualcosa di piccolo, una sola serranda, con cucina tipica, prodotti buoni. Cucinare è sempre stata la tua unica soluzione, no?
E io che al nord nord non ci sono mai stata, ho iniziato a documentarmi in fatto di luce, di stagioni. Ho preso dalla libreria tutti i testi che ho in materia di cucina nordica. E tra salmone, rapanelli, burro nocciola, pane di segale, aneto e cannella, siamo arrivati lontano, almeno con la fantasia per il momento.
E per non farci mancare niente, abbiamo pure organizzato una gita sulla neve, approfittando del freddo dei giorni passati.
E il nord nord, con Fergus al mio fianco e tre figli maschi al seguito, non mi sembra poi così lontano e freddo.
Zuppa di cavolfiore arrostito
Ricetta liberamente tratta da ‘La nuova cucina del Nord, ricette dalla Scandinavia’ di Simon Bajada
Ingredienti per 4 persone
4 bacche di ginepro secche
1 cucchiaio di fiocchi di sale
1 cavolfiore intero (circa 600 g)
1 cucchiaio di olio di semi (per me extravergine d’oliva)
600 ml circa di brodo (per me vegetale)
50 g di burro nocciola
Pepe (per me nero)
Crostini dorati per servire
Procedimento
Pesta in un mortaio le bacche di ginepro assieme ai fiocchi di sale. Monda il cavolfiore, lasciando attaccate le foglie più tenere. Crea un’emulsione con l’olio e il contenuto del mortaio, massaggia delicatamente l’intera superficie del cavolfiore. Disponi su una placca foderata di carta forno e cuoci a 200° per circa 40 minuti (dovrà risultare tenero alla prova dello stecchino, nel caso abbassa la temperatura a 170° e cuoci ancora un poco).
Sforna il cavolfiore, separa delicatamente le foglie dalle cime e mettile da parte.
Frulla il cavolfiore aggiungendo man mano il brodo bollente, facendo in modo che la zuppa abbia una consistenza abbastanza densa. Unisci il burro nocciola e frulla ancora, aggiusta di sale se necessario e trasferisci nelle ciotole. Servi con le foglie croccanti, una macinata di pepe e i crostini di pane.
Un grazie grande come il mondo alla mitica Francesca di Pane Vino & Zucchero che con sapienza, delicatezza e mostruose capacità ha permesso che tutto ciò fosse possibile.
Lilli nel paese delle stoviglie dice
La prima che commenta questa nuova casa, un onore, una coincidenza speciale, trovarmi davanti al pc mentre hai scritto! ti aspetto al nord con i tuoi maschi, sarebbe una vera festa! daje signorina che ti aspetta un anno strepitoso! magari ricco anche di spaghetti….
mieleselvaggio dice
Signorina mia, sono proprio contenta che sia stata tu la prima a varcare la soglia della mia nuova casetta. Sarà un anno pieno, non posso negarlo, ma mi piacerebbe trovare anche un attimo per mangiare un piattone di spaghetti ( a proposito di spaghetti) con te. Per il resto, voliamo alte, che ce lo meritiamo.
m4ry dice
Certe volte serve solo un po’ di coraggio. Coraggio di lasciare il certo per l’incerto. Ma se dentro si muovono cose, perché non farlo? Mi piacerebbe essere più coraggiosa di come sono. Riuscire ad abbandonare la mia zona di comfort e provare ad andare un po’ più lontano. Riuscire a dare una forma ai miei sogni che però, sono ancora un po’ confusi. Infatti mi sono ripromessa un po’ più di concretezza anche in quelli. Insomma, vorrei riuscire a capire cosa voglio davvero e cosa sono disposta a “sacrificare” per ottenerlo.
Quindi, avanti tutta. E’ un bel progetto il vostro, anche se per il momento resta solo un’idea 🙂 Bella e accogliente la tua nuova casetta. Buonissima e invitante la ricetta. Buon 2018 e che i tuoi sogni, desideri e progetti possano prendere la forma e la direzione che vuoi, fosse pure il nord nord 🙂
mieleselvaggio dice
Grazie Mary, in questo anno che è appena cominciato, ma che già profuma di nascita, di affumicatura e di aneto, mi piacerebbe trovare anche una definizione alla parola coraggio. Che sinceramente parlando quella che non ho è la forza di ‘lasciare’ tutto quello che c’è stato finora. Non il ricominciare, no, quello non mi fa paura, anzi, sento addosso e intorno a me la giusta energia. Ecco, se potessi esprimere un desiderio, chiederei (molto egoisticamente lo ammetto) di poter portare nel nord nord (o in qualsiasi nuova avventura) tutto quello che sento mio. Solo a quel punto mi sentirei ‘invincibile’. Ti abbraccio forte, e grazie della visita!
Laura dice
Ale questo nuovo spazio sei ‘tu’, Fergus e loro: ‘maschio’ n.1, n.2, e n.3 (che spero tanto sia un ‘carotino’) e dimostra soprattutto quanto la nostra Francesca sia stata brava a renderti/vi giustizia!Ora però anche questo ‘nord’ non l’avevo preventivato… come faremo con i nostri venerdì?:-) Se per un po’ ci dedicassimo solo al nord di quel bellissimo libro di cui per ovvi motivi condividiamo le stesse ricette?;-)
mieleselvaggio dice
Cara Lauretta i nostri venerdì secondo me potrebbero diventare anche lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, che ce lo siamo detti un sacco di volte che un’avventura insieme non sarebbe niente male! sarà che con voi a noi piacerebbe sia il nord nord che il sud sud!
FRA dice
Sono contenta, anzi contentissima che questo spazio ti piaccia! Lo sai, è stato un piacere aiutarti e io ci tenevo tanto. E comunque questa storia del nord ci piace molto! Ma a dire il vero io vi vedo bene in mezzo alla neve, nel bosco, al mare, in campagna. Io vi vedo bene a giro, a zingarare! Io lo so che sei una gran donna e che affronterai tutto con la forza che ti contraddistingue!
ps: IO QUESTO LIBRO LO DEVO AVERE!
pps: io devo convincere Andrea a prendere un c….o di aereo, che ho voglia di vedere il nord per davvero!
mieleselvaggio dice
Ma il nord nord quello vero deve essere qualcosa di spettacolare! Devi giusto convincere il Costa! Grazie Fra, per tutto quello che hai fatto! Non smetterò mai di dirtelo, grazie!
Ilaria (Campi di fragole per sempre) dice
Mi piace tanto il tuo modo di scrivere…sincero, genuino e poetico…amo le tue belle foto assolutamente piene di armonia…le tue ricette sono sempre rustiche, naturali e deliziose…bravissima Ale e auguri di cuore per la tua nuova casetta 🙂 un abbraccio!
mieleselvaggio dice
Grazie Ila, che bello trovarti qui! Un bacio
Ros dice
Al nord nord sono certa che sarai felice ancora di più che adesso insieme ai tuoi 4 uomini! Sono felice per te Alessia per tutti i tuoi nuovi progetti di vita e per la tua nuova casetta ❤️
mieleselvaggio dice
Grazie Ros, finalmente mi sento di nuovo a casa. Ti stringo forte!
Tiziana dice
Ale che bella che sei, ti ho conosciuta subito per la persona genuina e meravigliosa che sei!! Complimenti per tutto e ti auguro che qualunque strada tu prenda, qualsiasi progetto tu decida di portare avanti abbia tutto il successo che meriti!! Ti abbraccio forte!! ps. io amo la crema di cavolfiore ma non ho mai provato a farla con il cavolfiore arrostito.. proverò!!
mieleselvaggio dice
Grazie Tizi, sono stata felicissima quando ho letto il tuo commento! Un bacio
Elisabetta dice
Buon Nord, qualsiasi esso sia. Coi tuoi quattro uomini e con la tua bravura puoi andare ovunque… Ti abbraccio!
mieleselvaggio dice
Eh ma tu mi fai piangere. Grazie <3
Vanessa dice
Tesoro, perdona la mia assenza… Ma posso dirti che tornare e leggerti è sempre più bello. È come viaggiare insieme a te, arrivare con te, con voi, a nord nord e sentire il freddo sulla faccia! Sarà, ne sono certa, un 2018 da favola. Ti abbraccio.
mieleselvaggio dice
Vane bella, sarà senza dubbio un 2018 pieno e felice. Grazie per esser passata, mando un bacio grande a te a ai tuoi biondissimi e bellissimi bambini!
Reb dice
Non so quale delle tre cose mi emoziona di più…se il pancione, se il Nord nord o questa nuova veste così bella, luminosa, pulita, semplice, come te insomma.
Io quel Nord lo valuto da molto e più passano i mesi, più mi rendo conto che la cosa che fondamentalmente mi manca è il coraggio di ricominciare da capo, in un altro paese, con un’altra lingua, con tutto nuovo. Ma ho anche realizzato che è l’unica via possibile, che non ce ne sono altre, che restare equivale un po’ a morire ogni giorno sotto il peso dei grandi sogni che ho e che non hanno più la leggerezza dei palloncini, ma il peso delle cose che vogliono concretizzarsi e mettere radici.
E chissà che poi, in un qualche Nord Nord, io, tu e i maschi della tua vita, non ci si ritrovi con i piedi sotto il tavolo ad alzare calici di vino, biberon e cioccolata.
Nel mentre, è bello anche solo fantasticare, sognare, magari senza lasciarsi schiacciare dai pesi…
Un abbraccio Ale
mieleselvaggio dice
Reb allora non vedo l’ora che tu prenda questo sogno tra le mani per guardarlo in faccia sul serio e senza paure. Sei una splendida donna con una fantastica famiglia, pensa a tutta la strada che hai fatto fin’ora e trova una nuova strada. Se chiudo gli occhi non posso che vederti bene in un Cottage circondato da immensi campi di lavanda, col profumo di pane, aglio e camembert. Ecco sì, ti vedo così <3