Il mio adesso libero
Scrivo velocemente mentre i miei uomini dormono, ne approfitto per dirvi che è tutto ok, che sono viva, che i miei ritmi sono completamente sballati e che sono follemente innamorata. Perché stavolta, che sarebbe la mia terza volta, ho perso completamente il lume della ragione. Quando fu di Roberto ero troppo spaventata e preoccupata a cercare quale fosse il giusto modo per affrontare ogni giorno. Quando fu di Giulio, Roberto aveva un anno e io ero troppo occupata a non creare gelosie. Adesso è diverso. Gli altri due sono abbastanza grandi da potermi permettere il lusso di non avere paure, il lusso di perdere la testa, di passare ore ad annusare il suo profumo, il lusso di muovermi sicura sui passi della memoria di ciò che è stato. Osservo questo meraviglioso bambino, con il cuore che batte forte, con gli occhi a mandorla come i miei e con l’ossatura grossa come quella di Fergus.
E anche se adesso i miei giorni e le mie notti sono scanditi dal ritmo poppata- cacca- cambio- ninna, anche se adesso passo i miei momenti liberi a cercare di smaltire pile di panni da stirare e a cucire tutine cui ho tagliato la parte finale perché Samuele ha i piedi fuori misura, anche se adesso non ho nemmeno più il tempo di guardarmi allo specchio, adesso, sono la donna più felice e libera del mondo.
Le ‘padelle’
Ancora una ricetta vecchissima, perché sempre in quell’adesso di cui prima vi parlavo, ho bisogno di portare in tavola piatti veloci e facili. Non sempre riesco a mettere a lievitare un buon pane e queste padelle, che altro non sono che delle crepes acqua e farina, ti salvano i pasti. Possono essere farcite o semplicemente utilizzate come un pane. I miei nonni le chiamavano padelle perché venivano cotte, per l’appunto, in padella, veloci veloci.
Ingredienti
Acqua fredda
Farina tipo 1
Sale
Olio evo
Parmigiano (facoltativo)
Procedimento
In una capace ciotola disponete l’acqua (considerate che con 750 ml di acqua si preparano circa una ventina di padelle) e aggiungete a pioggia un poco di farina. Nel caso vogliate, sostituite un po’ di farina con del parmigiano grattugiato. Mescolate e aggiungete a poco a poco altra farina: quando il composto farà il filo sarà della giusta consistenza.
Aggiustate di sale e mettete a riposare per circa una mezzora.
Scaldate una padellina antiaderente e versateci un filo d’olio. Aggiungete un mestolino di composto spandendolo velocemente prima che si rapprenda. Cuocete un paio di minuti per lato. Ungete la padella quando necessario.
Tutte ricette molto appetibili ma d’estate cucinare è molto difficile con le temperature africane che ci sono. Le proverò in autunno.