Vacanze romane: le finestre spalancate sulla città, l’edera sulle mura delle abitazioni, i soffitti altissimi, il rumore del traffico, le chiacchiere allegre, i chioschi aperti tutta la notte, i balconi fioriti, le scalinate e gli scorci. Passeggiare con calma, cercando di catturare quanto più possibile, cercando di imparare gli stornelli e il tipico dialetto, cercando di abbracciare tutto… ovunque tradizione, ovunque arte, ovunque cibo, cultura, ovunque storia e storie. Perché Roma d’estate, con i suoi odori e con i suoi sapori è uno spettacolo colorato, stravagante ed incredibile.
Nel cartoccio un supplì al telefono o un filetto di baccalà, con le mani che odorano di acciughe, aglio e aceto, Roma merita di essere assaporata, vicolo dopo vicolo. Soprattutto in questa estate in cui stiamo ristrutturando casa, soprattutto quest’estate che il camper non c’è più, l’unico modo che abbiamo per evadere dalla quotidianità dalla fatica e dal lavoro, è prenderci tutti e cinque per mano e passeggiare nelle strade tipiche di una Roma eterna.
Puntarelle alla romana
Ingredienti per 4 persone
300 g di germogli di cicoria
6 filetti di acciuga sottolio
1 spicchio d’aglio
2 cucchiai di aceto di vino
Olio extravergine d’oliva
Sale fino
Procedimento
Mondate i germogli di cicoria e tagliateli a filetti nel senso della lunghezza. Mettete in ammollo in acqua fredda con ghiaccio (cambiate l’acqua un paio di volte, usando sempre quella fredda).
Fate riposare per una mezz’ora. Scolate e tamponate con un panno da cucina in cotone, disponete le puntarelle in una ciotola capiente e condite con l’aceto: mescolate con le mani i germogli, stropicciandoli un po’.
In un mortaio pestate lo spicchio d’aglio assieme ai filetti d’acciuga.
Scolate l’acqua di vegetazione delle puntarelle, versate sopra il battuto di aglio e alici, condite con abbondate olio extravergine e sale, mescolate per bene, sempre con le mani. Fate riposare a temperatura ambiente una decina di minuti, quindi servite.
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