Capitolo I
Irene tolse gli occhiali e stropicciandosi la faccia si rese conto di aver bisogno di una pausa. Con molta calma si stiracchiò, un movimento che amava fare fin da piccola. Mise a scaldare l’acqua sul fuoco, racchiuse l’infuso al finocchietto in una garza, chiudendolo con lo spago da cucina, proprio come faceva sua nonna, e andò in bagno. Sciolse i lunghi capelli trattenuti da un impreciso chignon, e a testa in giù li mosse per allentare un po’ la tensione dell’elastico. Guardandosi allo specchio andò subito alla ricerca di quelle prime rughe che iniziavano a danzare intorno ai suoi occhi
‘Hai bisogno di staccare’, disse alla sua immagine riflessa.
Andò in cucina, spalancò la porta finestra e con la tisana in mano andò ad appoggiarsi al parapetto della sua enorme terrazza. La vista che godeva da lassù la ripagava sempre di tutti i sacrifici che le occorsero per acquistarla. Lo aveva cercato con tutta se stessa: da sempre sognava di vivere in un attico luminoso, con la terrazza grande, la vista sul mare. Era il colore del cielo del mare, che la attirava da sempre. Lasciò fluire i pensieri, respirando ad occhi chiusi, baciata dal sole. Non seppe per quanto tempo restò così, immobile, tra l’odore del limone e il rumore delle onde. Si ridestò accorgendosi di essere affamata: ma non una fame qualunque, era piuttosto voglia di dolce, voglia di mettersi ai fornelli a preparare qualcosa che avesse una storia.
Si raggomitolò quindi sul divano e iniziò a sfogliare il taccuino dove annotava ricette, ricordi, pensieri sparsi, tutto ciò che la colpiva durante i suoi viaggi e durante la vita di tutti i giorni. Trovò quello che cercava: conservava ancora il ricordo di quei momenti. Stava scrivendo un articolo sui ristoranti italiani a Londra, su quanta autenticità e tradizione potesse essere servita nei piatti dei commensali, su quanto fosse complicato il reperimento degli ingredienti con tutti quei chilometri di distanza.
Seduta su una panchina assolata dell’Hyde Park, scriveva appunti sull’ultimo locale da recensire. Mordendo la matita alzò gli occhi e si accorse che una piccola donna stava venendo verso di lei.
‘Mi scusi, posso sedermi qui?’
‘Ma certo, prego.’
‘Oggi sembra una giornata di primavera, non trova anche lei?’
‘Ha ragione! Consideri che mai avrei sperato in un clima così mite ed effettivamente sono vestita troppo pesante, ma in valigia non avevo altro.’
‘Ah, perché è qui in vacanza? Sa che non me ne sono accorta? Il suo inglese è eccellente!’
‘La ringrazio, ma no, no, niente vacanza! Sono una giornalista gastronomica, sono a Londra perché devo scrivere un articolo su alcuni ristoranti che hanno portato qui la cucina tradizionale del mio paese, l’Italia.’
‘Oh, l’Italia! Ho ancora negli occhi e nel cuore quella deliziosa caletta di Ventotene. Saranno passati almeno sessant’anni da allora.’
Così una parola tirò l’altra, poi un’altra ancora, e Irene scoprì che la nonna di Mary era una siciliana emigrata dall’Italia in cerca di fortuna, e che Mary era stata diverse volte in vacanza in Italia.
‘E’ quasi l’ora del tè, le andrebbe una tazza calda e fumante?’
Appena entrò nella casa di Mary, Irene venne travolta dal profumo di cera e di spezie, di burro, caramello e caffè. Chiacchierarono come se si conoscessero da sempre, e Irene si accorse che un tè così buono non lo aveva mai bevuto.
‘E’ tutta questione di temperatura. Sa, mia nonna mi insegnò a scaldare la teiera con un po’ d’acqua bollente prima di versarci il tè. Prenda un brownie, i miei nipoti ne vanno matti!’
Irene restò stupita dalla vitalità di Mary, affascinata dalla sua storia, innamorandosi, proprio come i nipoti, del dolcetto che la padrona di casa le offrì. Con gentilezza chiese a Mary la ricetta, trascritta proprio sul taccuino che ora teneva in mano.
‘Tra qualche settimana sarà il suo compleanno, devo assolutamente trovare un formaggio speciale da spedirle!’, disse a se stessa, tornando di colpo alla realtà. Lei e Mary erano rimaste in contatto e si sentivano spesso e sempre spesso si scambiavano pensieri, di solito prodotti gastronomici, in onore della passione comune per la cucina.
Irene legò i capelli, indossò il suo grembiule preferito e cominciò a preparare i brownies di Mary.
I brownies di Mary
Per la base:
150 g di cioccolato fondente al 60%
75 g di burro
90 g di zucchero semolato
2 uova
60 g di farina
20 g di cacao amaro
½ cucchiaino di sale
Per la cheesecake:
200 g di formaggio fresco cremoso (tipo Philadelphia)
2 cucchiai di panna acida
¼ di limone
1 pizzico di sale
50 g di zucchero semolato
30 g di farina
1 uovo
1 cucchiaio colmo di marmellata di fragole
Per la copertura:
60 g di cioccolato fondente al 70%
Nocciole tostate q.b.
Procedimento:
Prepara la base.
Trita grossolanamente il cioccolato fondente e fai sciogliere a bagnomaria assieme al burro. Mescola e metti da parte.
Monta le uova assieme allo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa, aggiungi quindi il cioccolato fuso assieme al burro e mescola per bene. Setaccia farina e cacao, aggiungi il pizzico di sale e unisci a poco a poco al composto.
Prepara quindi la parte cheesecake: mescola in una ciotola il formaggio fresco, la panna acida, qualche goccia di succo di limone e il pizzico di sale. Ora aggiungi l’uovo, incorpora per bene e infine unisci il cucchiaio di marmellata di fragole.
Fodera uno stampo quadrato (20*20cm) con della carta forno, versa quindi sul fondo la parte brownie, lasciando da parte ¼ del composto, livella con una spatola. Versaci sopra la crema al formaggio, e distribuisci la restante parte del brownie.
Inforna a 180° per circa 35 minuti.
Una volta pronto, fai freddare completamente su una gratella per dolci. Sciogli quindi il cioccolato fondente a bagnomaria, distribuiscilo sulla superficie, aggiungi quindi le nocciole tostate tritate grossolanamente.
Trasferisci in frigorifero e servi dopo un paio d’ore.
Lilli nel paese delle stoviglie dice
io non ti adoro ma ti amo! hai creato una bellissima atmosfera, piacerebbe a me vivere una situazione come quella di irene, trovarmi a tu per tu con una mary, entrare nel suo mondo, conoscere le sue chicche sul te'( io ne bevo litri), assaggiare un dolcetto terribilmente godurioso! Amo molto le parole signorina sono un’arte, un lusso, un’opportunità, qualcosa di unico, speciale, prezioso!
mieleselvaggio dice
Signorina grazie per il sostegno, ho sempre amato leggere e scrivere, e ho trovato il modo di legarci anche al cibo e alla fotografia! Ti abbraccio forte forte, e grazie di cuore <3!
Margherita dice
Hai chiesto di farti sapere cosa ne pensiamo, non è vero? Ecco io penso che non vedo l’ora di sapere cosa viene dopo il capitolo I. Quanto ai brownies, non ho dubbi che con una premessa del genere debbano essere eccezionali! Bravissima Ale!
mieleselvaggio dice
Marghe, arriverà anche il secondo, il terzo, il quarto e così via dicendo. Mi sono ritrovata con una matita e pagine bianche da riempire, e così ho fatto. Alla vecchia maniera, perchè scrivo a mano, correggo, aggiungo, ci ripenso. E poi trascrivo al pc. E’ così bello sognare e vivere altre vite 🙂
Un bacio grandissimo, e grazie per esserci sempre <3
Monica dice
Capitolo 1, lascia ben presagire….
Mi piace la tua delicatezza, nello scrivere e in cucina; cogli ogni sfumatura, i dettagli si mescolano in un infuso magico che berrei ad ogni ora del giorno e della notte. Meravigliosa tu <3 e pure questi super brownies
mieleselvaggio dice
Moni bella, grazie. Sono contenta di arrivare leggera e delicata, era proprio quello che volevo. Allora metto su il tè, una tazza anche per te <3
Erica dice
Che sei brava ?!
mieleselvaggio dice
Grazie Bec, grido al miracolo, il tuo primo commento!! 😀
Debora dice
Eh ma qui come dobbiamo fare?? Si resta incantati dalle parole e dal cioccolato…e si rimane felici con quel senso di non completa sazietà… perché di ricette e parole così, adesso, se ne vorrebbero ancora e poi ancora e poi ancora…
Torna presto quindi bella mia
mieleselvaggio dice
Torno, certo che torno Deb. Ormai sono felicemente incastrata tra fogli bianchi da riempire e matita da temperare, pani da impastare e cucina da sistemare. Grazie per esserci <3
damiana dice
Atmosfera deliziosa e una Irene,in cui un po’ tutte vorremmo rivederci.Ottimi auspici Alessia…Aggiungici poi un dolcino squisito e tutto appare perfetto? Sarà una bellissima avventura
mieleselvaggio dice
Dami che bello averti qui! E grazie, prendo il tuo in bocca al lupo e me lo stringo forte! Un bacione
Alessandra dice
Cara Ale, come puoi immaginare, se mi hai capita un poco, appoggio completamente il “ritorno alla scrittura” nei blog… Si scrive sempre meno, perché ci accorgiamo che la lettura sul web è sempre più rapida e distratta; si cerca di andare incontro a chi legge, ma si perde anche tanto… tantissimo a mio parere.
E dunque, in un mare di pensieri veloci, quasi urlati, poter fare una lettura più lenta e d’atmosfera, prima di immergersi nelle immagini golose che sai confezionare, è un vero dono.
La tua idea, di creare una piccola opera narrativa a capitoli, è affascinante.
Complimenti e in bocca al lupo per questa nuova avventura. :-*
mieleselvaggio dice
Ale grazie di cuore! Viva il lupo, proprio come te ho pensato che vale la pena tentare un approccio diverso, più calmo, una tazza di tè in mano, tanti sogni, chiacchiere e un bel divano comodo. Ti mando un bacio grande!
Erica dice
E comunque buonissimi i brownies! ??
mieleselvaggio dice
Grazie Bechy <3 <3 <3
lilì dice
Nessuna sorpresa, sei tu! come lo sei in qualsiasi cosa vivi sia una vacanza una foto una ricetta o un week end a casa, e leggerti come ascoltarti e persino immaginarti fa bene al cuore, perché hai conservato lo stupore che in molti perdono crescendo. ❤
mieleselvaggio dice
Anto tu sei proprio preziosa <3
Laura dice
Finalmente sono qui 🙂 La storia di Irene e Mary l’avevo già letta e ora mi ritrovo sospesa ad attendere il secondo capitolo… temporeggio con uno di quei quadrotti che sono golosissimi e che non sai quanto mi renderebbero felice in questo momento!!!Bella bella tu!:-)
mieleselvaggio dice
Lauretta bella sono contenta ti sia piaciuto il primo capitolo! Quanto ai quadrotti la prossima volta te li preparo!
saltandoinpadella dice
Ti ho mai detto che adoro come scrivi? mi hai fatto sognare, era come se fossi li e potessi vedere Mary e Irene chiacchierare allegramente. Non sono mai stata brava a scrivere ma mi piace da morire leggere, mi piace sognare, immedesimarmi nei personaggi dei libri. Ti rubo uno di questi brownies mentre aspetto la prossima puntata della storia.
mieleselvaggio dice
Ele bella grazie! Io adoro scrivere e amo alla follia la lettura. Ho iniziato intorno ai 13 anni e da allora non mi sono più fermata. Mi piace la carta e il suo profumo, e presto dovrò acquistare una nuova libreria visto che quella attuale è già super super piena. Tanti baci <3
Tritabiscotti dice
Cara e dolce ale, da quanto non passo da te? Sono pessima..
Divoro le tue righe ed assieme a queste i tuoi fantastici brownies…
Ho sempre pensato che oltre alla bravura culinaria avessi una dote letteraria..Brava dolcissima ale…! Ti abbraccio
mieleselvaggio dice
Grazie bella Bianca! Che belle queste parole che mi hai scritto❤
Elena dice
Ah mi sono seduta e ho letto e goduto di questo racconto, ero nelle pagine, nelle righe e alla fine ho pure rubato due brownies, veramente meraviglioso tutto qui! Ciao!
mieleselvaggio dice
Grazie Elena! Spero ti piaccia anche il capitolo successivo! A presto!