[Ogni fiore piantato, ogni giocattolo dimenticato nell’erba è un pezzetto di una storia più grande e uno può anche provare a ricostruirla partendo da lì – da una sdraio, un’aiuola di lavanda e rosmarino, un tavolo di plastica con quattro sedie pieghevoli, un’amaca, un triciclo, la ciotola di un cane.]
(Sofia si veste sempre di nero, Paolo Cognetti)
Ciambellone alla ricotta e mandorle
220 g di farina 00
100 g di farina di mandorle
3 uova medie
200 g di zucchero
250 g di ricotta fresca
80 ml olio di semi
1 cucchiaio di estratto di mandorla 100% naturale
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
q.b. di zucchero a velo
Batti con la frusta elettrica le uova assieme allo zucchero, il pizzico di sale e l’estratto di mandorla: dovrai ottenere una crema chiara, gonfia e spumosa. Aggiungi la ricotta setacciata e amalgama bene il tutto delicatamente.
Quindi unisci anche le farine setacciate assieme al lievito, alternando con l’olio.
Versa il tutto nello stampo che preferisci (imburrato e infarinato) cuoci a 170° per circa 40 minuti (prova dello stecchino).
Fai freddare per bene, sforma il ciambellone, quindi decora con lo zucchero a velo e servi.
Monica dice
Le rose, la credenza, la ricotta, quel profumo di casa.
Questa torta è delicatissima Alessia, e quel cuore pulsante che sento da quelle foto bellissime, calde e confortevoli.
Mi piace tutto, mi piace quel che riesci a non dire con le parole, eppure a narrarlo con le immagini, e quel che dici con le parole che basta a far scorrere un’immensità di pensieri.
Ti abbraccio (e ti rubo una fettina di dolcezza).
chiara dice
Che meraviglia Ale! Questa ciambella mi sa tantissimo di casa e mi ricorda la nonna materna…una coccola per la mente che in questi giorni sta vive un po’ con il fiatone, sempre di corsa. Spero che presto questa torta possa diventare anche una coccola per il pancino! Un bacione Ale :*
saltandoinpadella dice
La torta è bellissima, ma ti confesso che la cosa che mi ha fatto innamorare è quella credenza favolosa. Stupenda!
Marta dice
io sono proprio per questo genere di torte, evviva le torte da credenza 🙂