‘Hai il blocco dello scrittore’, ha detto mia sorella.
E io, che non mi definisco assolutamente scrittrice, né tanto meno bloccata, sono andata a documentarmi. In sostanza questa impasse, che a quanto pare bussa alla porta di coloro che in qualche modo hanno a che fare con la scrittura, non è nient’altro che un calo di concentrazione, un vicolo cieco, una fuga di idee.
Allora ho alzato lo sguardo, pensando di trovare intorno a me muri altissimi e strade chiuse: ho visto invece germogli, prati tosati, margherite e rondini.
E’ così che ho capito di essere stata colpita dallo svago dello scrittore.
Un intermezzo piacevole in cui perdersi per ricaricare idee e cuore.
Non che mi dispiaccia scrivere, ci mancherebbe, ma devo confessarvi che richiede un dispendio di tempo piuttosto considerevole, ecco. Ché in questo periodo, oltre ad essere impegnata stranamente con il taccuino su cui annotare le ricette precise precise, ho dovuto (ve lo elenco in ordine temporale):
- Inscatolare i miei strumenti da segretaria amministrativa per il cambio sede della società di cui gestisco la contabilità;
- Sconfiggere la varicella di Giulio;
- Annientare la super tonsillite di Roberto;
- Organizzare la festa di compleanno di Roberto, che ha mangiato la torta sorseggiando antibiotico (vi rimando al punto 3);
- Impastare e impastare e impastare e impastare e impastare;
- Tentare una dieta che mi facesse sentire meno in colpa davanti alla pizza di pasqua e al cioccolato, prevedendo ricche mangiate nonché bevute;
- Rivedere il punto 6, perché nel frattempo la varicella ha colpito Roberto, che pur correndo come un razzo sulla sua bicicletta nuova, alla fine è stato raggiunto da quelle odiose bollicine.
Quindi addio pranzi e banchetti e bisbocce. D’altronde non è che possiamo andare in giro per il mondo a seminare germi, non trovate?
Stenderemo un vecchio lenzuolo di lino in giardino e passeremo le prossime giornate a guardare il cielo cercando di indovinare la forma delle nuvole. E chissà, magari riesco pure a scrivere il sesto capitolo.
Muffins di farro, mela e banana
(senza zucchero)
Dose per 12 muffins
Ingredienti umidi:
125 g di yogurt bianco magro
100 g di mela grattugiata (con qualche goccia di limone)
70 ml olio di semi di girasole bio
1 banana matura ridotta in purea
2 uova
80 ml di sciroppo d’acero
Ingredienti secchi:
150 g di farina di farro
50 g di farina di grano saraceno
½ bustina di lievito
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di cannella
Per completare:
1 mela
Semi di zucca
Semi di lino
Procedimento:
In una ciotola mescola tutti gli ingredienti umidi.
In un’altra ciotola mescola gli ingredienti secchi.
Unisci gli ingredienti umidi a quelli secchi, senza mescolare troppo altrimenti i muffins risulteranno pesanti.
Distribuisci 2 cucchiai di impasto per ogni pirottino.
Taglia a fette sottilissime le mela (io ho lasciato anche la buccia) e sistemale al centro dell’impasto. Distribuisci sulla superficie dei muffins i semi di zucca e quelli di lino, quindi inforna a 175° per circa 25 minuti.
Mimma e Marta dice
E ora come stanno i bimbi? meglio comunque che sia venuta ad entrambi…ti sei, come si suol dire, tolta il pensiero…
Afferriamo un muffin al volo
un bacio <3
mieleselvaggio dice
Sì, siamo usciti finalmente dal tunnel della varicella, e vi dirò di più, il nostro isolamento di lunedì abbiamo deciso di passarlo tra i boschi. Grazie ragazze per essere passate a trovarmi! Un forte abbraccio 🙂