W: (dopo una pausa e un sospiro) Lei sa cosa sono gli spazi fra le vignette?
I: Be’, sono… Gli spazi fra una vignetta e l’altra. Lo spazio bianco che…
W: Complimenti, veramente. Lei è proprio acuto. Riformulo la domanda: sa cosa c’è negli spazi fra le vignette?
I: (leggermente offeso) No, me lo dica lei.
W: C’è tutta la vita che non è mai stata raccontata. Ci sono le vicende che non diventano storie – per scelta o più spesso per caso – e si perdono nei gorghi del tempo che passa. Ci sono le occasioni non colte, le cose che non vogliamo ricordare o non vogliamo sapere di noi stessi e degli altri. Gli spazi fra le vignette sono il sottosuolo della nostra coscienza.
I: Ma questo…
W: Mi lasci finire, è una cosa importante. Gli spazi fra le vignette sembrano piccoli, sembrano poco più che fessure, ma nascondono un territorio e un tempo sterminati. Se avessimo il coraggio di andare a vedere, a toccare, ad ascoltare, ad annusare tutto quello che c’è in quel territorio, forse riusciremmo a capire qualcosa (abbassando la voce, come preso da malinconia). Ci sono tante cose, precipitate negli spazi fra le vignette.
Non esiste saggezza, Gianrico Carofiglio
Cacciucco di fagioli tondini
Ingredienti per 4 persone
700 g di fagioli tondini (lessati in acqua bollente salata)
800 ml di acqua bollente salata
250 g di pomodori pelati
1 cipolla bionda
1 carota
1 costa di sedano (gambo e foglie)
1 spicchio d’aglio
1 mazzo di prezzemolo
sale
pepe nero
peperoncino secco q.b.
olio evo q.b.
Per servire
crostini di pane
Procedimento
Frulla 2/3 dei fagioli assieme ad un paio di mestoli d’acqua prelevati dal totale e metti da parte.
Trita finemente carota, sedano, cipolla e aglio. Metti il trito in un pentolino dal fondo spesso con un bel giro d’olio evo, un pizzico di peperoncino e lascia soffriggere.
Unisci adesso la polpa di fagioli tondini, quelli interi, il mazzetto di prezzemolo tritato, i pelati (non scolati), l’acqua bollente.
Aggiusta di sale, macina un poco di pepe nero, e lascia cuocere a fiamma media per una mezz’oretta, mescolando di tanto in tanto.
Servi il cacciucco caldo, con un filo d’olio evo, accompagnato dai crostini di pane.
Ketty dice
Mi è piaciuta subito questa ricetta,complimenti per tutto foto comprese che sono sempre bellissime ^.^
mieleselvaggio dice
Grazie di cuore dolcissima Ketty!
saltandoinpadella dice
Bella citazione. Fa davvero pensare. Si chissà cosa c’è tra due vignette, un mondo intero non raccontato. Un po’ some gli spazi tra le righe di un libro.
E cosa c’è in questo caciucco? un mondi di sapori, di ricordi, di profumi di un terra meravigliosa. Qua non si trova questo tipo di fagioli, dalle foto sembrano simili ai cannellini. O sbaglio?
mieleselvaggio dice
Ele bella sì, questi fagioli sono molto molto simili ai cannellini (sono solo più piccoli e ‘teneri’), secondo me potresti infatti usare anche quelli!