C’era, un po’ in ombra, il focolaio; aveva
arnesi, intorno, di rame. Su quello
si chinava la madre col soffietto,
e uscivano faville.
C’era nel mezzo una tavola dove
versava antica donna le provviste.
Il mattarello vi allungava a tondo
la pasta molle.
C’era, dipinta in verde, una stia, e la gallina in libertà raspava.
Due mastelli, là sopra, riflettevano,
colmi, gli oggetti.
C’era, mal visto nel luogo, un fanciullo.
Le sue speranze assieme alle faville
del focolaio si alzavano. Alcuna
– guarda! – è rimasta.
C’era, Umberto Saba
La regola di casa riguardo la pasta e fagioli, e più in generale la pasta e legumi, recita che bisogna impiattare appena è tutto pronto; poi bisogna attendere e servire soltanto quando sulla superficie si saranno formate delle piccole crepe. Tali crepe ci indicano che il piatto ha raggiunto l’equilibrio perfetto tra temperatura e cremosità. Provate per credere.
Pasta e fagioli
Ingredienti per 6 porzioni
Per i maltagliati
150 g farina 0
100 g farina di segale
2 uova
Sale fino
Semola
Per i fagioli
400 g di fagioli borlotti secchi ricoperti d’acqua per 24 ore
Foglie di alloro
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
Sedano
Carota
Cipolla
3 patate
Olio extravergine d’oliva
Procedimento
Sciacquate i fagioli (successivamente le 24 ore di ammollo) e poneteli in un tegame assieme a qualche foglia di alloro e allo spicchio d’aglio in camicia. Ricoprite d’acqua e fate bollire a fiamma minima, ci vorranno all’incirca 2-3 ore per portarli a cottura. Salate dopo un’ora dal bollore.
Nel frattempo disponete le farine a fontana, rompete le due uova, aggiungete un pizzico di sale e impastate fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica. Coprite a campana con una ciotola e fate riposare almeno una mezz’ora.
Dividete il panetto in due parti e stendete con il matterello fino ad ottenere una sfoglia spessa 2-3 millimetri; tagliate a pezzetti irregolari, infarinate i maltagliati con la semola (per evitare che si attacchino) e fate riposare.
Nel frattempo tritate sedano, carota e cipolla. Recuperate dalla pentola con i fagioli lo spicchio d’aglio e qualche foglia di alloro. Sbucciate l’aglio e fate sciogliere in una casseruola assieme ad un giro d’olio evo, poi aggiungete il concentrato di pomodoro e il trito (sedano, carota e cipolla) e fate soffriggere. Unite le patate.
Scolate i fagioli mantenendo l’acqua di cottura. Frullatene metà aggiungendo qualche mestolo di acqua di cottura, poi versate sia la crema sia i fagioli interi nella casseruola. Fate insaporire a fiamma bassa per circa venti minuti.
Cuocete i maltagliati in acqua bollente salata (sono pronti quando tornano in superficie), scolate e unite ai fagioli. Mantecate un paio di minuti.
Impiattate immediatamente e servite quando sulla superficie si formano delle piccole crepe, aggiungendo al volo un filo d’olio buono. A piacere pepe nero appena macinato e grana.
DEBORA dice
Umberto Saba e le crepe nei maltagliati coi fagioli. Decisamente c’è solo Poesia tra queste righe! … e a noi di qui non resta che sospirare…