Ho sempre amato l’attesa.
Mi riferisco a quell’istante prima di un tuffo, a quegli attimi che precedono un bacio, quel momento in cui, dopo aver accertato i parametri vitali, stanno per poggiarti il tuo bambino sul petto.
Il crepuscolo, la mattina rosa quando sta per arrivare la luce…o la sera quando il sole ci saluta con una luce tenue e soffusa appena prima del buio.
Quando vedi il cameriere che sta arrivando al tavolo con le tue portate, quando stai per prendere in mano le chiavi della tua nuova casa, quando il postino citofona per dirti di avere il pacco tanto atteso da consegnare.
Il rumore che arriva dalla camera dei bambini quando si svegliano, e l’attimo che precede il loro salto sul tuo letto. La mano del tuo uomo quando sta per accarezzare la tua parte più sensibile. L’albero di mandorle quando sta per sbocciare. Il rumore dell’anguria, e quello che sarà il primo morso della stagione. La lettura di una cartina, per farti un’idea della strada da percorrere prima dell’arrivo.
L’apparecchiare la tavola per una cena importante, l’attesa fuori dall’aula quando stanno decidendo il voto con cui ti laureerai. Quando vedi la tua migliore amica dall’altra parte della strada, e già sai che ci sarà un caldo abbraccio.
Il profumo dei taralli che sprigiona dal forno, il primo morso, un sorso di vino.
Ingredienti per circa 20 pezzi
Farina Aida semintegrale tipo 1 Antico Molino Rosso per tutto , 500 g
Olio extra vergine di oliva, 140 ml
Vino bianco, 150 ml
Semi di finocchio, 2 cucchiaini
Curcuma, 1 cucchiaino
Bicarbonato, la punta di 1 cucchiaino
Sale fino, 1 cucchiaino colmo
Procedimento:
In una ciotola setaccia la farina, aggiungi il bicarbonato, il sale, i semi di finocchio pestati al mortaio e la curcuma. Impasta energicamente per almeno 10 minuti. Avvogli con la pellicola, e lascia riposare a temperatura ambiente per un paio d’ore.
Metti a bollire abbondante acqua in una pentola, dividi il panetto in venti parti, stendi ogni parte con i palmi della mani per creare un cordoncino e chiudi poi ad anello. Immergi i taralli nell’acqua bollente (pochi alla volta), e attendi che tornino a galla (ci vorranno circa 20-25 secondi).
Lascia scolare su un canovaccio pulito, sistema su una teglia e inforna a 165° per circa 45-50 minuti.
tritabiscotti dice
L’attesa del momento é più bella ancora del momento stesso.. Il fiato sospeso, la bocca asciutta dall’agitazione, il cuore che batte forte..
Tanti ricordi sono più legati a questi momenti, più che al momento vero e proprio.. No?
Splendidi i tuoi taralli, sono uno stuzzichino che adoro, per merenda, all’aperitivo.. Al mare sotto all’ombrellone o il terrazza, prima di cena..
Ho voglia di estate, si vede? e le tue ultime ricette sanno proprio di questo!
mieleselvaggio dice
Ahahahha, dai l’estate è proprio dietro l’angolo!!! Un bacio bella Bianca, sei sempre tanto dolce!
zia Consu dice
Hai ragione, spesso è proprio l’attesa il vero piacere della vita 🙂 Splendida introduzione che condivido e accoglie perfettamente questa ricetta strepitosa e profumata 🙂
Bravissima tesoro e buon we <3<3<3
mieleselvaggio dice
Grazie mille, un abbraccio stretto a te!
Laura&Sara Pancetta Bistrot dice
Ale!!Eccoci qui!!! Ma che meraviglia la tua nuova casetta, perdona il ritardo…Tra la tesi (Laura) e mille altre cose, ultimamente siamo un po’ svampite^^ … Questa nuova casa è la giusta cornice per i tuoi scatti meravigliosi, così pieni di te, e per le tue parole, sempre spunto di riflessioni! Hai proprio ragione, certi momenti di attesa resteranno indelebili nei ricordi, anche l’attesa stessa delle stagioni…
Deliziosi i tuoi taralli, viene proprio voglia di portarseli fino in spiaggia, per un pic-nic estivo!
Un abbraccio super e ancora complimenti!!
mieleselvaggio dice
Belle mie, ma non vi preoccupate… anch’io sto in una fase decisamente svampita, piena, incalzante, più grande di me. Il blog…beh, è la mia finestra sul cortile, ed è bello osservare il vostro giardino colorato…un bacio!
Alessandra dice
Aleeeeeeeee! Ma sono cicciotti-bellissimi! Io attendo tanto di conoscerti ed abbracciarti di persona… intanto ti abbraccio qui! <3
mieleselvaggio dice
Oh, Ale, ci abbracceremo eccome, strette, proprio come questi taralli!
Margherita dice
E tu volevi veramente rimanere sul mio davanzale lasciando un messaggio con un post-it? Tu devi sapere che con dei taralli così io MAI ti avrei lasciato andare via, anzi… mi sa proprio che ti avrei tenuta li con me per un po’. Sono felicissima di arrivare qui da te, tutto quello che vedo mi piace da morire!
mieleselvaggio dice
Allora dai, prepara i grissini, io porto i taralli, e si va di aperitivo! Scommetto che in casa tua c’è una poltrona davanti alla finestra, sempre illuminata dal sole, se me lo permetti io mi siederei proprio lì!
Emanuela dice
Le tue foto e le tue ricette sono sempre molto romantiche!
Bello tutto! 🙂
Un grande abbraccio mia cara Alessia!
mieleselvaggio dice
Grazie cara Emanuela, che bello sentirti dire che ti piace tutto qui!
Paola dice
Sto lentamente cambiando il mio rapporto con le attese. Quegli attimi prima di.. che mi sembravano così imprecisi, indefiniti, vaghi. Non sapevo apprezzarne il contenuto e la bellezza. Come quando apri un regalo. Il momento tra l’ultimo pezzo di carta strappata e l’apertura della scatola. L’attimo prima di esclamare di gioia. L’attimo prima di una telefonata che aspettavi da tempo. Non sai cosa conterrà, non sai dove e come ti porterà. Ma sai che sta arrivando e non vedi l’ora che lo faccia.
Consumavo il mio tempo nell’attesa, analizzando mille ipotesi possibili, mille scenari possibili. Non mi godevo delle emozioni che le attese sanno dare. Un eterno Sabato del villaggio. L’attesa di un qualcosa che dovrà arrivare, che spesso è peggio di quello che ci si attendeva. Ma a volte anche più bello e più magico.
Vivo in attesa, ora. In attesa di conoscere il mio futuro. In attesa, come quei tarallini, che crescono lenti e aspettano il momento giusto per sprigionare il profumo e l’intensità del loro sapore.
Un abbraccio Ale, e a presto.
mieleselvaggio dice
L’attesa che sto vivendo in questi ultimi giorni invece non è per niente buona. Viaggia a braccetto con ansia e tachicardia. Sono affannata e non vedo via d’uscita. Di quelle decisioni che strappano la tua vita, come se fosse un foglio. Ecco, mi sento strappata. Spero quest’attesa angosciante passi in fretta, non somiglia nemmeno lontanamente a quella descritta sopra.
A presto, dolce Paola.
elenuccia dice
Che bello il nuovo blog. Mi ero persa il cambio di look e il passaggio a ifood, sono una ritardataria cronica 🙂
I taralli sono favolosi, così belli cicciottelli e colorati. Mi piace il colore che dona la curcuma.
mieleselvaggio dice
Grazie mille!
Valentina dice
Tesoro <3 Arrivo un pochino in ritardo ma eccomi qui ad ammirare tutta la bellezza del nuovo blog.. auguri di cuore amica dolce, per solocosebelle sempre! Mi spiace per il commento perso, purtroppo nel passaggio accade.. anche a me è capitato con diversi commenti.. Adoro i taralli e adoro la curcuma, quindi con questa ricetta mi hai colpito al cuore! 😀 Sai che da piccola mio nonno mi regalava sempre un sacchettino con una manciata di tarallini all'olio di oliva e vino bianco?! Ecco, quella per me era la felicità. Tarallini e casa dei nonni di fronte al mare. Ti voglio bene, Ale, ti stringo forte! <3
mieleselvaggio dice
Che bello questo tuo ricordo, coi tarallini in tasca, a guardare il mare sulle ginocchia dei nonni… meraviglia!Grazie dolce Vale, un bacio grandissimo!
barbara dice
Ale come sempre nelle tue parole ritrovo una parte di me…
l’attesa..la sto vivendo anche io e anche io spero di riuscire a fare un ottimo lavoro come tu hai già fatto:stupenda la tua nuova casetta!!
ti abbraccio
mieleselvaggio dice
Faccio il tifo per te, lo sai!
Ilaria Guidi dice
Adoro leggerti…le tue parole sono sempre così belle…come le tue fotografie…questi taralli poi sono eccezionali…la curcuma è tra le mie spezie preferite…
Complimenti per la tua nuova casetta…bellissima 🙂
Un bacio grande!!
mieleselvaggio dice
Grazie bella mia <3
Lilli nel paese delle stoviglie dice
caspiterina signorina ma sono perfetti e bellissimi oltre che pericolosi, ne assaggi uno…ne mangi cento! anche io amo le attese, “da giovane” mi logoravano, oggi ho imparato ad aspettare, a dare a ogni cosa il suo tempo, a non forzare le cose, le situazioni, a volte vorrei dire o fare qualcosa ma dentro di me qualcosa mi frena, come se uno vocina mi dicesse -aspetta, non è ancora il momento-, e poi arriva da se’ senza che te lo aspetti!poi l’attesa ha anche tanti aspetti che mi piacciono il desiderio, le aspettative, i sogni, le fantasticherie, le proiezioni e altro! ti abbraccio bellezza!
mieleselvaggio dice
‘da giovani’ il motto fondamentalmente è: ‘voglio tutto e subito’…. poi si cresce e vuoi le esperienze, vuoi che si accorcia la miccia, vuoi la consapevolezza, beh, si danno nuovi significati e nuove prospettive! Un bacio signorina!
Marghe dice
Sono sempre stata piuttosto impaziente tesoro, ma crescendo finalmente ho imparato a godermi il sottile piacere dell’attesa… perchè davvero non voglio rinunciare nemmeno a un attimo, non buttare via un secondo, godere quello che ogni istante può regalare.
Meravigliose le sensazioni che descrive, alcune le sento mie nel profondo, altre non ho ancora avuto la gioia di sperimentarle, eppure me le trasmetti con sorprendente intensità. Si chiama chimica <3
P.S. Taralli semplicemente divini!
mieleselvaggio dice
E pensare che odiavo la chimica con tutta me stessa, al liceo… poi arrivi tu e cambio idea <3
Francesca P. dice
L’attesa è il brivido più bello… quando nulla ci appartiene ancora, quando le emozioni corrono libere senza sapere bene cosa accadrà e la mente viaggia, quanto viaggia… il “prima” è la fase che mi godo di più, persino quando mi fa un po’ paura… la amo perchè la parola “fine” è lontana, perchè sono a un passo dalle cose senza ancora toccarle, perchè posso ancora immaginare…
E quando di cucina, l’attesa profuma anche di buono… chissà che odore appena hai aperto il forno e sono usciti questi taralli che hanno la forma di un abbraccio stretto, annodato, che non vuole sciogliersi più… e poi la curcuma l’adoro! 😉
mieleselvaggio dice
Vero ‘galleggiare’ nell’attesa con l’orizzonte lontano forse è la parte più bella… ti stringo!
Tamara dice
Ale, finalmente sono riuscita a passare…mi mancavi, mi mancavano le tue parole..quelle di questo post vanno dritte al cuore. La magia dei tuoi taralli, potrebbe farmi perfino piacere i semi di finocchio!!! Quando sono qui, sono un po’ come a casa, a mio agio. In un bel posto. Ti stringo
mieleselvaggio dice
Bella che sei <3... grazie, mi sei mancata anche tu!
Silvia dice
Uno spettacolo l’attesa del tuo post tesoro! Sono bellissimi, li immagino tra le mie mani mentre sono seduta su un prato a prendere il sole, in quest’aria di primavera! <3
mieleselvaggio dice
Ci starebbero benissimo nelle tue mani, mia dolce Audrey!
Simona Mirto dice
Ciao Ale come stai? negli ultimi tempi faccio un pò fatica a stare dietro a tutto, ma ti seguo sempre anche se non avevo ancora avuto l’agio di farti i complimenti per il nuovo blog, bello e accogliente, come le parole che scrivi, che ci introducono nella parte più profonda di te e ci fanno capire che sei una donna speciale, attenta, ricca di sentimenti… :* i taralli sono squisiti, e la curcuma nell’impasto è decisamente da provare :* un caro abbraccio:*
mieleselvaggio dice
Simo, grazie, anche il mio è un periodo pieno. Diciamo che potrebbe andare meglio, ma si sa, la vita è un’altalena di alti e bassi. Grazie mille per le tue parole, una bella medicina oggi <3
ConUnPocoDiZucchero Elena dice
sei delicata e leggera, hai uno sguardo attento e una sensibilità toccante. Mi piaci sempre di più Ale, così come mi piace sempre di più la tua nuova casetta che profuma di taralli! Ti abbraccio
mieleselvaggio dice
Bella che sei… grazie Ele!