Pochi di voi sanno che la mia famiglia si divide tra Roma e Novara. Su al nord si trova la famiglia di mia mamma, e per qualche anno, fino a quando avevo 3 anni, anche noi siamo vissuti lì. Chiaramente non ho ricordi di quegli anni, nessun immagine a me familiare, solo il ricordo sbiadito su qualche fotografia conservata da mia mamma nella sua scatola preferita.
Io ero molto piccola, piuttosto malaticcia, e il pediatra fu abbastanza chiaro con i miei genitori: basta umidità, la bambina ha bisogno di aria “buona”. Abbiamo raggiunto quindi la famiglia di mio padre. Aperta campagna, montagne a circondarci.
Ma chiaramente appena avevamo la possibilità (generalmente lavorativa e scolastica) tornavamo su a Novara per trascorrere qualche giorno assieme all’altra metà del cuore di mia mamma.
Ricordo i lunghi viaggi in macchina, i fotogrammi al finestrino degli Appennini, i panini e il mio cuscino preferito. Gli spaghetti al ragù che faceva mia nonna, buoni e cremosi, nel piatto di vetro color ambra.
E il suo pane alle patate, spalmato con l’aglio arrosto, saporito e profumato. Piccolissima nell’androne del palazzo mi mettevo col naso all’insù per cercare di capire se fosse sulla tavola ad aspettarmi. Croccante, morbido e appena tiepido. Il benvenuto più bello del mondo.
Era da tempo che avevo intenzione di preparare questo pane, ho rimandato e rimandato, non volevo scontrarmi coi ricordi. Ma mi ha fatto bene tornare un po’ bambina, e vedere Roberto e Giulio in trepidazione per assaggiare un pezzo di pane.
E’ strana la mente, riesce a intrappolare un profumo e a non lasciarlo andar via. Meraviglioso.
Ingredienti per dieci panini:
Farina Aida per pane (semintegrale con lievito di pasta madre) , 500 g + un po’ per spolverare i panini
Patate, 300 g (peso a crudo e al netto degli scarti)
Olio evo, due cucchiai + un filo per ungere la ciotola
Sale, 1 cucchiaino
Acqua, 150 ml
Per l’aglio:
Teste d’aglio, 2
Alloro, 1 foglia
Salvia, 2 foglie
Rosmarino, 2 rametti
Timo, un rametto
Olio evo, sei cucchiai
Sale fino, due pizzichi
Procedimento:
Taglia le patate a cubetti e cuoci a vapore per circa 20-25 minuti. Schiacciale e metti da parte a raffreddare.
Disponi la farina a fontana, e metti al centro le patate ormai fredde, a poco a poco aggiungi l’acqua, cominciando ad impastare. Aggiungi anche il sale e l’olio e lavora l’impasto per almeno dieci, quindici minuti.
Metti il panetto in una ciotola unta d’olio, copri con un canovaccio e lascia lievitare in un luogo tiepido per almeno un paio d’ore. Sgonfia quindi l’impasto, forma dieci panini che sistemerai su una placca foderata da carta forno, ben distanziati tra loro, copri di nuovo col canovaccio e fai riposare tre ore, sempre in un ambiente tiepido.
Scalda il forno e portalo a 190°.
Nel frattempo, taglia leggermente le teste d’aglio, disponile in una piccola pirofila, aggiungi l’alloro, la salvia, il rosmarino, il timo, l’olio evo e il sale.
Pratica dei tagli leggeri sulla superficie dei panini, spolverali leggermente con un poco di farina, e inforna insieme all’aglio.
Fai cuocere i panini per circa 25-30 minuti, e fai raffreddare su una gratella. Lascia cuocere l’aglio per altri 20 minuti, alzando la temperatura a 220°.
Servi quindi i panini farciti con un paio di spicchi d’aglio spalmati e qualche goccia dell’olio di cottura.
Francesca dice
Cucina e ricordo sono legati insieme da un filo invisibile e fortissimo. Ne sono sempre stata convinta. Proprio adesso stavo scrivendo nel mio nuovo post di come ogni domenica mattina l’odore del buon cibo accompagnasse ogni mio risveglio. Spesso facevo colazione con l’odore di arrosto sparso per casa.
Penso proprio che Roby e Giulio si ricorderanno di questi panini e delle tue coccole in cucina. Ale, apriamo un corso di food therapy!
Comunque li voglio fare! Assolutamente. Sembrano semplicissimi.
Sono contenta di vedere che riempi iparte del tuo tempo così.
mieleselvaggio dice
Si potrebbe fare, sai… un corso di foodtherapy… un piatto per ogni stato d’animo… sarebbe carino! Inevitabilmente in ogni piatto che prepariamo mettiamo un po’ di noi, ricordi compresi… come se cercassimo di seguire quella strada, una scia conosciuta…. ti abbraccio Fra!
Michela - Menta e Rosmarino dice
Cara Ale, lo sai che io per i lievitati ho un debole 🙂 mi colpisci dritta al cuore. Ho fatto un viaggio con te sai? Nella tua memoria e nei tuoi sapori conosciuti. Le foto di quell’aglio aperto sono a dir poco poetiche…non trovo un altro aggettivo per definirle.
Sei stata grandiosa.
Un abbraccio da me e Fagiolino :*
mieleselvaggio dice
Non hai soltanto un debole, tu… sei la regina dei lievitati! Grazie Michi, è bello sentire comprensione e affetto da te… un bacio speciale al fagiolino!
Marta e Mimma dice
Ale, scusami se per ora non riesco ad esserci sempre, ma devo dare un’ultima spinta con la scuola e poi potrò dedicare tutto il tempo che voglio al mio amato “bloggare”. molti dei miei ricordi da bambina coinvolgono le patate, i sapori genuini di una cucina semplice, genuina, familiare. E queste foto, mi hanno lasciata con il fiato sospeso…riesco quasi a sentire il profumo dell’aglio…sono le tue foto più belle in assoluto! Marta
mieleselvaggio dice
Tesoro mio, conservo ancora il ricordo della scuola che assumeva ritmi più incalzanti appena finite le vacanze pasquali… tu sarai sicuramente bravissima, preparata e leggermente ribelle, diversa… ci ritroveremo quest’estate allora 🙂 Grazie per esserci <3
Chiara dice
Tesoro questa è un po’ la storia di mio marito che fino a 4 anni ha vissuto a Brescia ma poi per problemi respiratori della mamma sono tornati a Foggia…ora noi viviamo a Forlì e la mia famiglia sta in Trentino…insomma, siamo sparsi in tutt’Italia…
Quanto ai tuoi panini..hanno un aspetto delizioso!!! Baci baci
mieleselvaggio dice
Certo però, che mix… ciao bella Chiara, un bacio
Ilaria Guidi dice
Sai che sento anche io il profumo delizioso di questi meravigliosi panini anche da qui?…Si perchè le tue bellissime e poetiche foto trasmettono anche il profumo di questi pani…sono stupendi Ale…sei bravissima! E poi che bello leggerti…scrivi benissimo…
Un bacio bellissima!
mieleselvaggio dice
Bella mia, grazie <3
tritabiscotti dice
Uh tesoro.. Ma che bontà è questa?!? Mai provata, ma mi piace tantissimo questa ricetta.. E anche nel tuo caso, come nel mio post, sono i ricordi ad arricchirla ancora di più..
Brava tesoro, come sempre.
mieleselvaggio dice
Vero, vero… credo che il ricordo sia l’ingrediente segreto e fondamentale di questo tipo di ricette… un bacio bella Bianca!
Marghe dice
Rivedersi nei figli ha il sapore di qualcosa di mistico: profuma di eternità, quella vera non del corpo ma del cuore. Questi panini, spalmati di quell’aglio cremoso e ancora tiepidi, aprirebbero anche la mia mente a viaggi meravigliosi, ne sono sicura… <3
mieleselvaggio dice
Vero, l’eternità è riflessa negli occhi dei miei bambini <3
Reb dice
La provincia di Novara mi ha ospitato per 4 anni e a Novara ho lavorato per poco più di due. Quando il destino tesse e intreccia….
Aglio, questo aglio, ieri ne parlavamo ed è un ricordo che condividiamo, una passione, un piacere per pancia e cuore….
Ma di tutte le cose buone, sai cosa mi ha colpita di più? Le foto! Sì, le tue foto, le tue mani…..questa luce nuova che c’è…..l’intimità della tua cucina, quei preziosi istanti congelati e donati a coloro che ti amano, che ti seguono, che sono pieni di ammirazione per te….
C’è della Magia qui…oggi, più che mai e non credo di poterla raccontare a parole, ma solo continuare a guardarla, assorbirla…
mieleselvaggio dice
Oh, Reb, ma questa è una vera e propria dichiarazione d’affetto, quello vero, sentito, pensato e poi esplicitato!!! Se poi abbiamo percorso gli stessi passi nel centro di Novara, allora è magia <3
Lilli nel paese delle stoviglie dice
mamma mia che gli farei a quei panini spalmati d’aglio, devono essere una vera goduria come lo sono le tue foto! i ricordi olfattivi son pazzeschi, penso a quando ero piccola e ricordo come fosse ieri il profumo di mio nonno, il soffritto del sugo che faceva mia nonna, l’odore della pineta quando andavo a raccogliere pinoli, ecc..profumi che restano indelebili nonostante il passare degli anni! chissà i tuoi pupi come sono abituati bene….ti abbraccio!
mieleselvaggio dice
Signorina, pensa che se mi concentro riesco a sentire il profumo che indossava il mio primo amore 🙂 e parliamo di più di 15 anni fa… ho la fortuna di fotografare con gli occhi, non tutto… ma quei pochi ricordi che ho sono nitidissimi, profumi compresi… questo post ne è l’esempio!!!! Un bacio grande e profumato!
Tamara dice
Io tesoro resto in silenzio, e cerco di intrappolare il profumo di questi panini.
Accanto a te.
mieleselvaggio dice
Un’immagine stupenda <3
Valentina dice
Che bello leggere di te e che meraviglia queste foto… Lo sai che ho vissuto a Como fino ai 4 anni? Nemmeno io ho tanti ricordi, qualcuno vivo.. gli altri sbiaditissimi.. ma è un periodo che porto nel cuore, quello. Tesoro, questo pane deve essere una meraviglia, mi ispira proprio tanto. E’ vero, certi profumi restano intrappolati dentro di noi e sono capaci di portarci lontano.. fanno parte di noi. Grazie per le parole che hai lasciato da me, ti sento vicina e ti abbraccio con tanto affetto <3 Bacini :**
mieleselvaggio dice
Grazie dolce Vale… ti sento vicina anch’io <3
Erica Di Paolo dice
Leggerti è, sempre, come diventare parte di te. Sento i ricordi scorrere sulla mia pelle, gli occhi cercare il piatto ambrato, il nasino all’nsù è anche il mio. Percepisco ogni sfumatura, ogni messaggio nascosto nelle tue parole. L’intensità delle tue foto arriva dove il tuo cuore non vuole sbilanciarsi troppo. I colori sono sempre intensi, le immagini calde. Affetto, conforto, calore…. anche il tuo silenzio parla. E io non solo sento di ‘amarti’ sempre più, ma convivo con il crescente desiderio di stringerti e donarti tutto il mio affetto.
Questi panini, con i suoi sapori, con le sue consistenze, sono un vero incanto. Sono lo specchio della tua anima. Non passa un attimo senza che io sia lì con te. Ti voglio bene Ale.
mieleselvaggio dice
Oh, ragazza occhi cielo, mi emozioni, e tanto… sei nel mio cuore anche tu, sempre e ovunque…grazie per esserci <3
Sara e Laura Pancetta Bistrot dice
Eccoli finalmente questi meravigliosi panini visti su fb…Ora in questi scatti sembrano ancora più profumati e friabili conditi con i tuoi ricordi che sei andata a visitare tornando con una ricetta che te li ha fatti rivivere. Uno dei tanti poteri della cucina, quello di portarci indietro o, perché no, anche avanti nel tempo…facendoci rivivere momenti passati o pregustare sogni futuri che forse solo tra i fornelli possono prendere vita!E’ proprio bello pensare che una ricetta che sbirciavi con il naso all’insù da bambina ora sia tu stessa a farla con quel bel grembiule annodato in vita e i ricordi a guidarti! Belli, belli, bella! Un bacio
mieleselvaggio dice
Pancettine del mio cuore, grazie… siete adorabili!
Elisa dice
E niente…mi hai fatto emozionare e venire gli occhi lucidi.
Il pane e il suo profumo fanno parte anche dei miei ricordi di bambina,forse è per questo che lo amo tanto.
Complimenti per le fotografie,sono rimasta senza fiato!
Un bacio grande <3
mieleselvaggio dice
Credo non esista niente di più primordiale del pane, del suo profumo, del suo significato. .. inevitabilmente abbraccia molti ricordi… Grazie di cuore <3
elenuccia dice
Ohhhhh Ale che meraviglia, non ti dico quanto sta brontolando il mio stomaco 🙂
Ho un debole per il pane, basta sentire profumo di pane appena sfornato per farmi passare la tristezza. Non ho mai fatto il pane con le patate, in casa mia non era abitudine aggiungere le patate. Ma questi panini sono così invitanti…e che dire di quelle teste d’aglio. Non avevo mai pensato di cuocere l’aglio nel forno.
mieleselvaggio dice
Ele, ti consiglio vivamente di provare sia l’aglio che il pane… grazie <3
Francesca P. dice
Meraviglioso è come i ricordi crescono con noi, dentro di noi… più passa il tempo, più alcuni mettono radici, sono forti, sono vivi… e profumati, sì, perchè tante volte le sensazioni si nutrono di odori indimenticabili, che ci restano attaccati alle narici e alla mente… e sono epifanie, sono scatole magiche che si aprono, sono spicchi di aglio preziosi che incontrano un pane speciale…
Le foto sono splendide, Ale, coronano il tutto in modo intimo…
(bello anche il piattino!)
mieleselvaggio dice
Hai proprio ragione, alcuni ricordi, soprattutto se ‘alimentati’, si fortificano, divenendo più dettagliati e nitidi… grazie per esserci, col tuo modo elegante, intelligente e delicato <3
Peanut dice
Mi piacerebbe tanto assaggiarli, questi panini, e annusare un po’ della tua infanzia nei profumi, accarezzarla con la loro sofficità , assaggiarla nel sapore importante dell’aglio.
Io vado matta per l’aglio ;D
Un baciotto
mieleselvaggio dice
Grazie, che cara che sei!!!
marina dice
Alessia a parte il fatto che mi piace molto come scrivi e poi il tuo pane è speciale. Sappi che sono sempre stata incuriosita, tanto anzi tantissimo, dall’aglio arrosto ma non ho mai avuto il coraggio di farlo. Ora vederlo da te mi ha fatto venire una voglia!!! Hai fatto delle bellissime foto ed abbiamo lo stesso splendido piatto! Spero di conoscerti a Torino! Un abbraccio
mieleselvaggio dice
Marina, ciao! Grazie mille, sei proprio gentile! Mi spiace davvero, ma purtroppo a Torino non potrò venire, ma vi penserò, tanto e intensamente! Bacio