E’ come se il tempo si fosse fermato, in campagna. L’aria è fresca e profuma di prati appena tosati, si odono vicinissimi grilli e cicale, il cielo è più pulito, e la sera è illuminata da molte più stelle. Il rumore del traffico è solo un ricordo da tenere lontano. Non esiste frenesia, ci si sveglia presto e ci si addormenta appena arriva il buio.
Il trascorrere del tempo è scandito dalle stagioni e dalle fasi lunari. Una matita spuntata con un coltello per segnare sul calendario quando piantare le semenze. Sveglia all’alba, si annaffiano i filari dell’orto, un cesto di vimini per il raccolto, si ritorna a casa camminando lungo un viale che profuma di erbe aromatiche, qualche gatto pigro che si stiracchia, il cane che abbaia al cielo. Subito a cucinare, perchè i prodotti freschi sono più buoni, e non ha senso farli aspettare.
Spesso mentre faccio colazione arrivano dalla finestra gli odori della cucina di mia nonna già in funzione. Perchè una volta il cibo doveva arrivare freddo all’ora di pranzo, non c’era tempo per aspettare che la zuppa non fosse più bollente, si mangiava tiepido cosi in un baleno tutti potevano scendere di nuovo nei campi a lavorare. E si sa, certe abitudini sono dure a morire.
Da piccola giocavo, grata di quegli spazi immensi e con i boschi a proteggermi, da adolescente soffrivo, anelando la città, piena di vita e di negozi. Ora gioisco nel trovare pace e serenità al ritorno da una giornata di lavoro nella metropoli. I miei bambini hanno spazio a sufficienza, alberi su cui arrampicarsi, piccoli amici pelosi, e i soliti boschi a proteggerli.
Un piccolo orto ricco di primizie ci attende subito dopo il viale, curato da quel leone di mio nonno, grinta da vendere e tutti i denti al loro posto. Le altalene dei bambini attaccate al vecchio melo. Rosmarino, salvia, erba cipollina, origano, prezzemolo, sedano, qualche carota qua in là. Un intero filare per cipolle e agli, antichi e probabilmente unici amori dei miei nonni.
Solo le macchine parcheggiate sotto il pergolato di kiwi ci ricordano che siamo nel 2015.
Il tempo sembra essersi fermato, raccolgo una fragola, chiudo gli occhi, il sole rende tutto bianco.
Ingredienti per 15 pezzi:
Aida Farina per dolci semintegrale , 500 g + un po’
Latte di riso, 285 ml
Olio di semi, 50 ml + un po’
Zucchero di canna, 220 g
Lievito di birra fresco, 5 g
Lime, 1
Fragole, 150 g
Menta fresca, qualche foglia
Procedimento:
Scalda circa ½ bicchiere di latte di riso (prelevato dal totale) fino a renderlo leggermente tiepido e scioglici il lievito di birra. Mescola la farina allo zucchero di canna, disponi a fontana, aggiungi la scorza del lime grattugiata, il latte di riso col lievito di birra, inizia ad impastare e man mano aggiungi anche il resto del latte e l’olio di semi. Lavora l’impasto per almeno 10, 15 minuti.
Metti l’impasto in una ciotola leggermente unta d’olio di semi e lascia lievitare tutta la notte a temperatura ambiente. Rovescia l’impasto su un piano leggermente infarinato, e lavoralo per circa 5 minuti. Copri con la ciotola a campana e lascia lievitare un’oretta.
Nel frattempo taglia le fragole a cubetti, condiscile con il succo di mezzo lime e qualche foglia di menta, e lascia riposare in frigorifero.
Stendi quindi l’impasto cercando di ottenere un rettangolo lungo 50 cm e largo 40. Distribuisci le fragole e arrotola poi il pan brioche partendo dal lato lungo. Taglia a fette il rotolo ottenuto, disponile su una placca ricoperta di carta forno. Lascia lievitare un’oretta.
Disponi nel forno preriscaldato a 180° e cuoci per circa 25 minuti.
Lascia freddare su una gratella, quindi servi.
Alessandra dice
Che bello, Ale, quando le parole che usi per esprimerti sono proprio le tue. Ti sento vicina e mi trovo a sognare un pezzetto di terra (che non saprei coltivare) e il vento frusciare tra i rami degli alberi. Qui da me, a pochi minuti dal centro della città, è così di domenica…è una zona tranquilla che quasi inganna e che mi fa quasi illudere di essere in campagna.
Ti abbraccio! :-*
Lucia dice
Ale io ti ho immaginata in quell’orto, su quel viale , ho sentito i profumi che racconti e sono tornata indietro nel tempo quando bambina trascorrevo le mie vacanze in Toscana, che belle sensazioni! Bravissima e la ricetta davvero golosa . Lucia
Marghe dice
Hai un modo di raccontare le emozioni e l’ambiente che te le evoca che è capace di fermare tempo e spazio e farmi sentire lì con te. Provo tenerezza, brivido, infinito amore. E’ tanto bello, Ale <3
zia Consu dice
Che bellissime emozioni ho provato a leggere le tue parole…x un istante mi è sembrato di essere in quel paradiso terrestre ed ho quasi sentito il profumo inebriante di questo pan brioche..
Ilaria Guidi dice
Tesoro è sempre così bello leggerti…scrivi davvero benissimo…un altro tuo grande talento…queste brioche alle fragole sono meravigliose…bravissima…ti abbraccio forte <3
Natascia dice
Sono gli stessi ricordi che ho io, della vita di campagna, da mia nonna. Atmosfere e profumi indimenticabili.
Solo le atmosfere perchè i sapori erano sempre gli stessi e la la colazione mi deludeva molto. Se avessi avuto delle briochine così…
Solo adesso apprezzo quei piatti, che allora, sempre ripetitivi, non mi attraevano!
Tamara dice
Ale in questo post più che mai mi sento vicino a te.
Io in campagna ci vivo e l’eco delle piccole voci degli 80 abitanti del paese riempiono gli spazi immensi che ci offre la natura circostante.
Poi come sai, ultimamente, ci sto anche lavorando in campagna e niente mi fa sentire più stanca la sera così come niente mi fa sentire più viva a fine giornata.
Sono parte di un meccanismo umano che si muove all’unisono per portare i frutti della terra in tavola.
Anzi, ora è così tardi…così buio che corro a letto, l’alba di un nuovo giorno mi aspetta.
Un bacio grande e non fermarti mai, con le ricette, con queste meraviglia di foto e con le tue inimitabili parole.
Tiziana dice
Che meraviglia.. Ho passato le tue stesse sensazioni.. Ho amato poi odiato la vita di campagna.. Adesso la capisco e la amo più che mai, amo il verde, la libertà, l’aria, i colori.. E l’orto magnifico che dona i suoi frutti!!! Anche mia mamma ha le fragole ma son tutte bitorzolute ?! Stasera ne ho portato a casa un chilo e mezzo e ci farò la marmellata!! Le tue brioches son stupende, immagino che colazioni deliziose!!!! Ti abbraccio mia cara!!!
Paola dice
Chiudere gli occhi e sentire il profumo della campagna. Passeggiare in quei sentieri che tagliano in due i campi, sentendo i ciottoli scricchiolare sotto i piedi. Nell’aria l’odore delle fragole si mescola a quello del rosmarino e dell’erba cipollina. L’aria tiepida annuncia che la primavera è finalmente stabile al suo posto. Lascia spazio ai boccioli di rose di venir fuori. Senti da lontano il rumore di una zappa che ribalta tutto il terreno: gesti antichi, saggi, di chi la terra la conosce bene e quasi sembra ci parli. E’ questo il segreto per far venire fuori frutti belli, succosi e pieni. E quelle fragole che profumano così tanto, ci mettono nulla a riempire un pan brioche che lievita e pazienta. La vita in campagna in fondo è come un piccolo pan brioche. Una coccola per l’anima, quando questa è troppo delusa per potersi riprendere da sola.
Spero che vada meglio. Ti abbraccio forte.
Lilli nel paese delle stoviglie dice
sai cosa darei io per una dimensione come quella che descrivi? non amo la città, ho sempre preferito i posti piccoli, quelli appunto con i soliti boschi, i profumi del vicino che ti entrano dalla finestra, il silenzio dei campi, i cani che sonnecchiano, gli unici rumori quelli della natura, la pigna che cade, le cicale, il vento…..amo questi posti, la loro semplicità! e amo queste brioche che trovo belle e originali, spero tu stia bene! ti stringo!
Giulia dice
Che belle le sensazioni che descrivi. Anch’io, come te, non potrei fare a meno del verde, dell’aria che profuma di erba appena tagliata e della quiete della campagna: poterci tornare la sera dà un senso alla mia giornata.
Un abbraccio
Francesca P. dice
Ale, (ri) vedo la luce. Si affaccia timida, ma ha voglia di bussare. Arriva sul tavolo, tra le pieghe dei giorni, si posa sulle fragole, sa riconoscere il morbido, il punto giusto dove posarsi e magari fermarsi, almeno per un po’…
Leggere della campagna mi fa aprire sempre il cuore, come un desiderio cullato che non vuoi abbandonare anche se non hai la fortuna di stringerlo davvero…
I tuoi racconti li immagino con una voce pacata, bassa… delicata, come l’idea che ho di te.
Margherita dice
Come se fossi ancora bambina, ho i miei sogni nel cassetto. Accantonato quello di poter diventare una ballerina o astronauta, sono felice di quello che ho ed i mie sogni si sono fatti più “semplici” e anche un po’ più pragmatici. Fra questi ci sarebbe quello di avere non solo il pollice verde, ma anche qualcosa di più. Coltivare qualche cosa, non solo per l’utilizzo, ma soprattutto per la felicità di vederlo crescere. Al farmi desistere dal provare é la scusa che ho solo una terrazza piccola dove la mia bici padroneggia prendendo quasi tutto lo spazio. CI crederai o meno, ma 2 giorni fa ho messo nel vaso una piccola pianta di fragole che mi era stata regalata con il cesto bio delle verdure della settimana. Che dici aggiungo “al cassetto” anche il sogno di fare il tuo pan brioche con il mio raccolto????
tritabiscotti dice
Sì, cara Ale, fermiamolo questo tempo…
Ascoltiamo le cicale e i grilli, il cigolio dell’altalena che dondola sull’albero…
Profumi, odori e sapori dell’orto, cosa c’é di più bello?
Chissà che un giorno io non riesca a venirti a trovare, per ascoltare i grilli e le cicale insieme e gustare questi fantastici pan brioche alle fragole!
Gli scatti sono fantastici e la ricetta sa di una primavera che vuole diventare presto estate!
Ti abbraccio!
Smack
Laura e Sara Pancettabistrot dice
Tesoro, hai descritto una piccolo angolo di paradiso, che bello!! La vita in campagna deve essere speciale, ha tutto un altro ritmo e ci ricorda delle cose meravigliose che ci offre la natura…
Meraviglioso pan brioche con le fragole, ci sembra quasi di poterne sentire il profumo…non sai cosa daremmo per allungare le mani ed afferrarlo dallo schermo!!
Ti abbracciamo forte e ti auguriamo uno splendido fine settimana tra frutti dell’orto, alberi e i tuoi meravigliosi bimbi !
barbara dice
Pura magia ciò che descrivi..
ciò che oggi ho e che apprezzo tanto,solo pochi anni fa lo rinnegavo…la terra,la natura,gli animali e tuttò ciò che fa “campagna” prima non mi piaceva ed oggi invece è l’essenza del mio sentirmi viva e vedere lo scorrere delle giornate!!
Questo pan brioche è assolutamente da addentare…
ti abbraccio amica mia!!