“La memoria delle donne somiglia a certi loro antichi tavolini da lavoro per cucire. Ci sono dei cassetti segreti: ce ne sono di chiusi da molto tempo che non si possono più aprire; ci sono dentro fiori secchi che sono ormai solo polvere di rose; e ci si ritrovano anche matasse imbrogliate, a volte qualche spillo.”
(Marguerite Yourcenar)
Ho utilizzato gli anacardi per preparare questo pesto fantastico; ho avuto la fortuna di essere selezionata da Ventura, leader nel settore della frutta, in un progetto delizioso: i prodotti mi sono stati inviati all’interno di una fantastica MysteryBox che conteneva anche un grembiule e una simpaticissima spilla 🙂
Empanadas a lunga lievitazione con pesto di pomodori secchi e anacardi
Per l’impasto:
Farina di tipo 2 macinata a pietra, 300 g
Lievito di birra fresco, 2 g
Acqua tiepida, 160 ml circa
Zucchero di canna, 1 pizzico
Sale fino, ½ cucchiaino
Olio evo, q.b.
Per il pesto:
Pomodori secchi al naturale, 50 g
Anacardi (per me Ventura ), 50 g
Acqua fredda, 20 ml
Olio evo, 30 ml
Basilico fresco, 3-4 foglie
Aglio, 1 spicchio
Sale, ½ cucchiaino
Pepe nero, una bella macinata
Per la finitura:
Latte di riso
Sciogli il lievito di birra in 40 ml d’acqua prelevata dal totale, assieme al pizzico di zucchero. Disponi la farina a fontana e aggiungi il lievito; impastando, incorpora man mano anche il resto dell’acqua (la cui quantità può variare a seconda del tipo di farina utilizzata) tranne il quantitativo di un cucchiaio. Lavora l’impasto per circa 10 minuti, praticando pieghe e stiracchiamenti. Aggiungi quindi il sale, l’acqua rimasta, e impasta ancora per circa 5 minuti.
Forma un panetto e mettilo in una capace ciotola leggermente unta d’olio evo; copri con un canovaccio e fai lievitare a temperatura ambiente per tutta la notte.
Versa sui pomodori secchi al naturale dell’acqua tiepida; attendi mezz’ora, sciacquali sotto l’acqua corrente e tamponali con un panno in cotone fino ad asciugarli.
Nel frattempo, rovescia l’impasto sul piano di lavoro e lavoralo per circa 5 minuti; forma un cordone e dividilo in circa 20 parti di ugual peso: copri con un canovaccio e fai riposare.
Versa gli anacardi in un padellino dal fondo spesso e fai tostare per circa 4 minuti a fiamma dolce, muovendoli continuamente. Poni i pomodori secchi nel vaso del mixer ad immersione; aggiungi un pizzico di sale, le foglie di basilico, lo spicchio d’aglio privato dell’anima, gli anacardi e l’acqua. Aziona il mixer ad immersione aggiungendo l’olio a filo. Aggiusta di sale, aggiungi una bella macinata di pepe nero, e nel caso la consistenza del pesto fosse troppo solida, aggiungi ancora un poco d’olio evo (molto dipenderà infatti dal tipo di pomodori che utilizzerete).
Stendi ogni pallina di pasta, formando un’ovale: metti al centro un cucchiaino di pesto e chiudi il disco a metà. Sigilla per bene con la punta delle dita e con l’aiuto del dorso della forchetta forma delle piegoline. Fai riposare per una ventina di minuti le empanadas, spennella delicatamente la loro superficie con del latte di riso, quindi inforna a 200° per circa 20 minuti.
Ketty Valenti dice
Complimenti!
Anna dice
Che meraviglia !! Sono golosissimi, viene voglia di mettersi subito ad impastare !
lucy dice
l`unico problema e` che e` impossibile resistere!
vaty dice
adoro le empanadas, ma non ho mai osata farle. e queste a lunga lievitazione devono essere cosi soffici e meravigliosi. e poi in questo contesto, sembra di vedere un quadro.
grande Ale <3
Damiana dice
Il pesto pomodori e anacardi, avra’ reso le empanadas sicuramente, ancor piu’ golose. Complimenti, qui c’è la bontà incorniciata in foto bellissime! ?
Monica dice
Sono semplicemente spettacolari, in tutto, dalle foto, al guscio, al ripieno! Che atmosfera, che luce e che bellissima ricetta, ho scoperto le empanadas ad Expo e quando posso le faccio, devo asoslutamente provare le tue perché devono essere super! Bravissima!
Ros dice
gustosa questa variante di empanadas e poi io amo alla follia i pomodori secchi 😛 complimenti per la bella ricetta 🙂
Margherita dice
Marguerite de Yourcenar mi ricorda una persona speciale… grazie per avermi fatto pensare a lei stamani.
Sulle empanadas cosa potrei aggiungere di più adatto se non S T U P E N D E ? Davvero un’idea geniale… immagino il gusto del ripieno… deve essere davvero spettacolare!
zia Consu dice
Bellissime parole introducono queste immagini che lasciano trapelare il sublime profumo 🙂
Super 🙂
Paola dice
Sono quei cassetti che raccontano di noi, di chi siamo, di chi avremmo voluto essere e sogniamo ancora di diventare. Sono quei cassetti che nascondono i ricordi più preziosi,quelli che fanno bene al cuore, ma anche quelli che fanno male, che lasciano una ferita che fa fatica a richiudersi. Sono quei cassetti che custodiscono i segreti che le parole non possono raccontare, quelli che non sarebbero capiti, ma avrebbero voglia solo di essere ascoltati e accarezzati. Sono quei cassetti che disfi e rifai, solo per renderli più leggeri facendogli entrare l’aria del mattino. Scrigni come queste empanadas, che hanno un ripieno che mi ingolosisce tanto e che proverei anche ora, che è mattina.
Un abbraccio enorme e scusami se ogni tanto mi perdo tra le vie del web e non passo da qui :*
Chiara dice
Ale che meraviglia! Ma proprio tutto, dalla frase che hai scelto come intro che ha quel tocco magico, antico, un po’ polveroso, ma sotto cui si nasconde un prezioso ricordo; alle tue piccole empanadas, sono proprio spettacolari, mi incuriosiscono tanto gli anacardi, non li ho mai assaggiati…e poi le foto, quel cartoccino, che ruberei tutto per mangiarmelo anche ora per colazione! Un abbraccio grandissimo dolcina, buon venerdì <3
saltandoinpadella dice
La citazione mi ha fatto pensare alla macchina da cucire di mia nonna. Quanto mi piaceva. Era una di quelle che andava ancora a pedale. Aveva tutto un suo mobile apposta, con una pedana da spingere per far andare la macchina, uno sportello magico in cui si inseriva la macchina ribaltata quando non la volevi usare per farla scomparire alla vista. E tanti cassettini che io mi divertivo ad aprire tutte le volte per vedere cosa ci nascondeva dentro. Per me quel mobile era pura magia.
Non ho mai preparato le empanadas, le ho mangiate una volta e devo dire che erano proprio buone. Ma con quel pesto devono essere divine, io adoro i pomodori secchi, e anche gli anacardi. Mi vedo a spalmare quel pesto su chili di bruschette
Lilli nel paese delle stoviglie dice
sai che a volte mi piacerebbe avere meno memoria? rimuovere certi momenti, non riviverli per il dolore, la delusione, lo sconcerto, la fatica e invece ho una memoria da elefante, ricordo tutto, anche i dettagli banale come un paio di scarpe, un colore, a volte mi dicono che faccio paura! cosa vuoi che dica delle empanadas??? le mangerei tutte, le hai farcite alla grande, gusto, sapore, colore, quel mazzo di rose te lo ruberei e anche tutto il set!!!! buon we signorina del mio cuore!
Laura e Sara Pancettabistrot dice
Che bello Ale, finalmente riusciamo a goderci questo post nella sua interezza, il problema delle foto sembra essersi risolto!! Queste empanadas sono un invito a sedersi con te in cucina, a stappare una bottiglia di vino rosso e a strafogarci senza ritegno….che ripieno godurioso!!! Una proposta fantastica Ale, bravissima come sempre tu <3
Un abbraccio grande grande!!
Peanut dice
Ma quanto può essere goloso questo ripieno Alessia?! Mi sa che con questi uno tira l’altro, c’è da aver paura a addentare il primo..:D
Comunque prima o poi mi devi assolutamente invitare a un aperitivo, e voglio anche le sfogliette di cipolle!