[Quando smetti di essere un bambino, non te ne accorgi. È una campanella che suona più a lungo del previsto, o semplicemente il risultato di un’estate. Quando smetti di essere adolescente, no, nemmeno di questo ti accorgi. Stai correndo. Stai per perdere un treno. Sei concentrato solo in quella corsa. […]
E quando smetti di essere giovane?
Lì no, impossibile non accorgersi: una sequela di avvisaglie, di avvertimenti ti incalza, conferma che si sta esaurendo la scorta di benevolenza che il tempo e il mondo ti hanno destinato. Che cosa si guadagna, crescendo? Dove non avresti immaginato conflitti, è proprio là che esplodono, con una violenza che può lasciarti stordito. Non c’è quasi più niente che somigli a un dono. Tutto ha l’aria di una promessa non mantenuta.]
(Mandami tanta vita, Paolo di Paolo)
Biscotti [vegan] all’avena, cocco e uvette
Ingredienti per circa 30-35 biscotti
75 g di uvette
½ tazza di Rum
50 g di crusca d’avena
125 g farina tipo 2
50 g farina di cocco
120 g di zucchero
75 g di fiocchi d’avena
1 pizzico di sale
1 pizzico di cannella
50 ml olio di semi
75 ml circa d’acqua
Sciacqua con abbondante acqua calda le uvette, poi mettile in una ciotolina assieme al rum.
In una capace ciotola unisci tutti gli ingredienti secchi: crusca d’avena, farina setacciata, farina di cocco, zucchero, fiocchi d’avena, il pizzico di sale e cannella. Mescola per bene.
Aggiungi le uvette, l’olio di semi e filo l’acqua, sempre continuando a mescolare.
Forma un panetto, copri con la pellicola trasparente e trasferisci in frigo per una mezz’oretta.
Stendi l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato cercando di dare uno spessore omogeneo di circa 3-4 mm.
Ricava dei biscotti della forma che preferisci e disponili su una teglia rivestita di carta forno.
Fai cuocere a 180° per circa 12-15 minuti.
Si conservano in un contenitore ermetico per svariati giorni.
zia consu dice
Questi biscotti sono un piccolo capolavoro…e tu sei incantevole <3
Paola dice
Queste parole arrivano al momento giusto, oggi che di promesse non mantenute ne vedo in ogni angolo e mi feriscono. Me ne sono fatte da sola, me ne fanno ed io mi fido di me, quanto di loro. Mi fido di parole, di emozioni che credo reali, ancorata a quella giovinezza che trattengo nel cuore e non voglio vada via a rendermi il mondo reale e allo stesso tempo finto. Chissà se mai “crescerò” da questo punto di vista, se mai imparerò a fidarmi poco di quei sentimenti e di quelle parole lanciate nel vento, con un entusiasmo che pare reale, ma invece è solo fumo che acceca.
Ti abbraccio forte forte. Le tue foto diventano sempre più belle, sai? MI piacciono tanto queste e mi piacciono tanto i tuoi biscotti. Prima o poi prometto di provare a preparare un dolcino vegano anche io 🙂
saltandoinpadella dice
Quando smetti di essere giovane? io non me ne sono accorta, ma ad un certo punto ho cominciato a rendermi conto che i miei consigli cominciavano ad essere molto simili a quelli di mia madre e ho capito. Ma non penso che sia così brutto diventare vecchi 😉
Come puoi ben immaginare mi sono innamorata al primo sguardo di questi biscotti, saranno miei al più presto. Ho capito bene? il rum si usa solo per ammollare l’uvetta?
mieleselvaggio dice
Sì sì bella Ele il rum solo nelle uvette. Poi versi tutto nell’impasto 🙂
saltandoinpadella dice
Ma il mio commento è scomparso?!??
Laura dice
Cara mia questi non solo li conosco, ma li riconosco 🙂 ne avevamo già parlato in un tempo lontano da qui 🙂 presto li rivedrai!;-)
Francesca P. dice
A istinto scelgo un post da aprire. Mi fermo qui. Leggo le prime righe. Capisco che è quello “giusto”. E che la pancia non mente e sa guidare…
Le prime righe di questa citazione le rubo, se posso. C’è (in me) tanta aria di crescita, di rinnovamento, di conquiste personali, quelle sudate, che ti fanno dire “ma ce la farò?” e da un giorno all’altro trovi la risposta, magari proprio mentre guardi in avanti, come fai tu in queste foto…
Crescere non mi spaventa, no. Se significa migliorarsi. Stringere di più. Mi piace quando la Donna evolve, ma conserva il suo essere Bambina, come fosse un biscotto dentro una scatola di latta…